Margherita Benanzio (1899-1978) ha rappresento una figura preziosa per la nostra comunità, perché con il suo impegno e la sua passione ha saputo lasciare un segno importante nella storia e nella quotidianità di San Maurizio Canavese.
Margherita Benanzio, nata alla fine del XIX secolo e figlia della buona borghesia, trascorse tutta la propria vita nel nostro paese. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale iniziò a dare ripetizioni ai giovani, permettendo loro anche di trascorrere delle ore, invece che nelle strade del paese, nella sua casa e nel suo giardino nell’attesa dei genitori impegnati al lavoro durante il giorno.
Con questo prezioso servizio sociale, Margherita divenne un punto di riferimento per i concittadini. Fu inoltre la prima a comprendere quanto sarebbe stata importante per San Maurizio Canavese la creazione di una biblioteca ben organizzata. Si prese dunque l’onere di catalogare e mettere a disposizione il fondo librario di settemila volumi, eredità di Adriano Fangareggi, creando al primo piano del palazzo comunale l’antenata della nostra Biblioteca, di cui lei stessa si occupava la domenica dopo la messa con il supporto dei suoi studenti, da lei affettuosamente chiamati “monelli”.
Nonostante siano trascorsi ormai molti anni dalla sua scomparsa, ancora ogginelle storie dell’infanzia e della prima giovinezza di molti sanmauriziesi vivono il garbo di “Tota” Benanzio, la sua generosità e la sua capacità di organizzazione e d’insegnamento.
A Margherita Benanzio il Comune ha scelto di intitolare la Biblioteca Civica. Una decisione che va oltre l’affettuosa memoria e riconosce alla storica bibliotcaia il merito della creazione di una realtà importantissima, grazie alla quale generazioni di sanmauriziesi hanno goduto e continuano a godere degli infiniti mondi offerti dalla lettura.
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